martedì 20 ottobre 2015

Il Vin Santo: tripudio si profumi d'autunno


Il Vinsanto è un vino toscano da dessert prodotto da uve bianche tipo Trebbiano e Malvasia fatte appassire sui cannicci e poi vinificate per ottenere un vino liquoroso e dolce che, con un adeguato processo di invecchiamento nei caratteristici caratelli diventerà un vero e proprio tripudio di sapori. Molto particolare è il Vinsanto Occhio di Pernice prodotto da uve Sangiovese.

L'origine del suo nome vede diverse versioni: la versione senese recita che il nome deriva dal fatto che un frate francescano usasse questo vino per curare i malati, mentre quella fiorentina che durante il Concilio di Firenze del 1439 il metropolita greco Giovanni Bessarione, assaggiando il vino dichiarasse "Questo è il vino di Xantos! " riferendosi ad un tipico vino passito di Santorini. L'ultima versione, infine, è molto più prosaica e dice che il nome derivi dal fatto che questo è il vino usato durante la messa cattolica.

La tecnica di produzione del Vinsanto prevede la vendemmia dei migliori grappoli che poi vengono appesi o stesi sui cannicci fino a che non appassiscono. In genere il vinsanto viene pigiato e messo nei caratelli dopo Natale. In genere il vinsanto viene tenuto ad invecchiare nei caratelli per tre anni, poi viene tolto e messo il mosto ottenuto dalle uve appassite.


Il vinsanto si sposa perfettamente con i tipici cantuccini, dei biscotti secchi alle mandorle e con le caldarroste, per un binomio tutto autunnale!


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